Conoscere la storia della propria cittĆ ĆØ importante, per scoprire non solo chi siamo stati, ma anche per raccontarla ai posteri e farne apprezzare il suo valore. Vieste raccontata attraverso le testimonianze e i racconti dei cittadini, con il suo passato, la sua cultura e i suoi trascorsi. La storia di Vieste vede ognuno di noi protagonisti di un viaggio alla scoperta della nostra identitĆ ed di ciĆ² che ci rappresenta. Andiamo insieme a scoprire chi erano i nostri antenati.
Iniziamo a conoscere il passato dalla Preistoria.
Le origini di Vieste risalgono al Paleolitico, poichĆ© sul territorio sono stati rilevati numerosi siti archeologici e reperti che attestano la presenza di popoli giĆ in quel periodo.
La presenza dellāuomo ĆØ stata resa possibile per lāhabitat ideale con clima mite, diverse sorgenti dāacqua potabile, un terreno fertile di frutta, una vasta selvaggina e pesci. Le zone piĆ¹ frequentate dallāuomo preistorico furono Vallecoppe, Campi, Costella, Puntalunga, Macchione, Passo dellāArciprete e Sfinalicchio, documentata anche dalla presenza di numerosi necropoli in questi luoghi.
Il territorio di Vieste, sin dalla preistoria, era molto ricco di selce, questo ha permesso allāuomo di quel tempo, di realizzare numerosi attrezzi da lavoro, da caccia e da difesa. Infatti ĆØ stata ritrovata una vasta miniera di selce, talmente grande da definirla una delle sedi maggiori dell'Europa situata esattamente in localitĆ Defensola. Mentre resti di tombe risalenti all'etĆ del ferro, sono ancora visibili in prossimitĆ del Castello e sulla Punta di San Francesco, mentre il dolmen, situato in contrada Molinella ĆØ andato distrutto circa vent'anni fa.
Ma che origini ha il nome di Vieste?
Tolomeo del II secolo a.C. identificĆ² questa zona con il nome di Apenestre. PoichĆ© era abitata dai Greci, il nome Apeneste significava per loro isolato-rifugio. Infatti i Greci, trascorrevano qui, lunghi inverni isolati e lontani dalle loro famiglie. Proprio questa nostalgia e lontananza dalla famiglia ha portato i Greci a stringersi intorno alla loro dea del focolare domestico dal nome āEstiaā. La popolazione locale iniziĆ² a venerare questa dea e successivamente anche i Romani, chiamandola Veste e questa zona Vesta, da qui nasce il nome Vieste.
Quanto fu importante, la posizione strategica di Vieste nelle sue conquiste?
Vieste, nel Medioevo fu molto contesa tra i Bizantini, Normanni, Longobardi, Veneziani e Arabi, perchƩ la sua posizione sul Gargano era strategica dal punto di vista militare.
Ma solo sotto il dominio Bizantino ĆØ riuscita a prosperare, il governo di Costantinopoli Ć© riuscito a garantire alla cittĆ una sicurezza sui traffici marittimi, anche se durĆ² poco. Tutti volevano garantirsi il controllo di Vieste perchĆ© significava avere il controllo del traffico di merci di tutto l'Adriatico, quindi era spesso luogo di conflitti militari per la conquista.
Il Castello che domina la cittĆ : quali vicissitudini ha dovuto affrontare?
Intorno allāanno mille sotto il controllo dei Normanni, furono costruiti il Castello e la Cattedrale, che furono danneggiate durante l'incursione dei Veneziani. Vennero perĆ², quasi immediatamente ricostruiti da Federico II di Svevia che amava questa cittĆ . Infatti si occupĆ² dello sviluppo urbanistico e di rinforzare le difese del Castello rendendolo una vera e propria fortezza. La storia racconta che soggiornĆ² nel Castello di Vieste il doge di Venezia, il Papa Alessandro III (per circa un mese) e Celestino V che cercava di fuggire dopo aver rinunciato al suo papato. Grazie alla sua posizione dominante sullāAdriatico, il Castello diventĆ² un importante centro di difesa del Gargano. Nel 500 il Castello subƬ assalti diverse volte, tra quelli piĆ¹ importanti ricordiamo Acmet PasciĆ nel 1480 ed Dragut Rais nel 1554. Dopo i danni creati da questi pirati, fu ricostruito nel 1559 da Pedro Afan de Ribera che aggiunse lāartiglieria, le munizioni e le torri di avvistamento. A sud invece c'era una piccola torre e alcune abitazioni che perĆ² crollarono a seguito di un terremoto avvenuto nel 1646. Dal Castello si distendevano le mura di cinta, che erano intervallate dalle porte d'accesso e da robusti barbacani (struttura difensiva medioevale che serviva come protezione aggiuntiva rispetto al muro di cinta), i cui resti sono ben visibili ancora oggi.
Il Castello di Vieste ĆØ stato sempre abitato fin dal 1840 dalle truppe con la funzione di difendere la cittĆ . Sotto il regno d'Italia il Castello ĆØ stato danneggiato da colpi di cannone del cacciatorpediniere austriaco Lika nel 1951. Oggi ĆØ oggetto di numerosi interventi di restauro da parte della soprintendenza ai beni artistici e storici della Puglia.
Il Castello Ph L.P.
Assedi sanguinosi dei pirati che ancora oggi ricordiamo.
A causa della sua posizione, come altre cittĆ pugliesi, fu spesso esposta ad attacchi provenienti dal mare. Ricordiamo un devastante saccheggio dei Veneziani nel 1239. Ma tra quelli piĆ¹ pericolosi, furono i Turchi nel 1554 ad opera del pirata Dragut, che sbarcĆ² a Vieste con 70 navi militari. Una volta ancorate ordinĆ² di sparare 970 colpi di cannone contro il Castello e le mura della cittĆ . I Viestani riuscirono per 7 giorni a tenere lontani i Turchi, ma al settimo giorno riuscirono ad entrare ad opera di un traditore, che verrĆ poi impalato. Dragut dopo aver saccheggiato, fece prigionieri i cittadini piĆ¹ forti e uccise 5.000 persone tra anziani, bambini e donne, decapitandole sulla pietra oggi chiamata Chianca Amara (Pietra Amara).
Il sisma del 1441 e quello disastroso del 1646, causarono gravi danni e crolli diffusi per tutta la cittĆ . Questa sciagura portĆ² nuovamente la cittĆ in una nuova sofferenza. Vieste diede un grosso contributo all'UnitĆ d'Italia, anche se costĆ² la perdita di moltissimi cittadini che credevano fortemente allāUnitĆ d'Italia e dall'altra parte rimanevano fedeli al regno borbonico. Proprio nel 1861 ci fu uno scontro tra una spedizione di filoborbonici e cittadini impegnati alla realizzazione dell'UnitĆ d'Italia che provocĆ² la morte di numerosi cittadini onesti. Vieste ĆØ stata anche sede vescovile dalla fine del 900 e primi anni dellā800.
Verso il turismo e la fioritura
Fino ai primi anni del secondo dopoguerra Vieste aveva un'economia prevalentemente agricola. Ma negli anni ā60 iniziava ad affacciarsi il settore turistico; questo portĆ² alla realizzazione delle prime strutture turistiche: villaggi, alberghi e residence. Negli anni ā80 si sviluppĆ² il turismo di massa portando Vieste ad essere meta estiva per milioni di turisti ancora oggi.
F.S.
Continuate a seguirci sui canali social per rimanere sempre aggiornati sulle novitĆ e conoscere sempre meglio Vieste.
Da quando sono venuta per la prima volta, tanti anni fa, l'ho amata e ci ritornoogni volta che posso.